LA STORIA

HOTEL MIRAMONTI SANTA MARIA MAGGIORE VALLE VIGEZZO

La storia del Miramonti

Si potrebbe diventare un po’ nostalgici guardando le foto o le cartoline illustrate di Santa Maria Maggiore come era allora: ancora negli anni 20 un paesino rurale, grandi spazi verdi, pinete e poche case concentrate per la maggior parte vicino alla Chiesa parrocchiale. Pochi forestieri, due alberghi, e qualche osteria che offriva alloggio, niente avrebbe fatto pensare a uno sviluppo così di un piccolo paese di montagna, e a poco a poco Santa Maria diventò un luogo di villeggiatura non distante da Milano.

La nostra storia inizia nel lontano 1922 quando il nonno di mio nonno Carlo Giorgis decise di costruire un’osteria, per dare lavoro a una dei  suoi figli, Maria, proprio vicino alla stazione della ferrovia che dal 1911 si stava costruendo e che avrebbe collegato Domodossola a Locarno, Italia e Svizzera, e che sarebbe stata un collegamento rapido fra il Vallese, la linea del Sempione e il Ticino.

I lavori ebbero inizio nel 1922, gli scavi furono eseguiti a mano, e la sabbia per costruire l’osteria fu presa da un prato di proprietà del nonno proprio dietro la Ferrovia e spostata con i gerli, una cosa che oggi sarebbe assolutamente impensabile.

 Carlo Giorgis: nonno del mio nonno, era soprannominato “Il Carlata” e l’osteria venne proprio chiamata così in Suo onore. “L’osteria dul Carlata”, fu una delle prime licenze di Santa Maria Maggiore.

L’osteria dul Carlata era gestita da Giorgis Maria, figlia del Carlata, una donna umile, un po’ sfortunata perchè aveva una gamba più corta dell’altra, e fu proprio per questo che il Carlata aveva pensato di aprire l’osteria per far sì che anche Maria potesse avere un lavoro.

All’osteria del Carlata si poteva bere un bicchierotto di vino e fare merenda con pane e salame, l’osteria era piccolina, c’era il bar e dietro una piccola cucina, sopra una camera da letto, mentre i servizi erano nel giardino.

La zia Maria non era una gran venditrice, viveva con poco, non aveva grandi pretese e il tempo che aveva fra il passaggio di un treno e l’altro lo passava a raccogliere legna in pineta; non si sposò mai.

 Ma il Carlata aveva altri figli. Lo zio Carlo che aveva i cavalli, e le mucche, la Zia Margherita che si sposò e andò ad abitare a Verona, e il nonno Giovanni il papà di mio nonno che faceva il fabbro.

Il nonno Giovanni aveva sposato Susanna Baccarini di Craveggia, dalla quale aveva avuto il mio nonno Carletto, figlio unico perche  purtroppo la nonna morì di broncopolmonite quando il nonno aveva appena 2 anni.

Così il nonno Carletto fu cresciuto dal nonno Giovanni e  dai nonni materni.

Gli anni passarono , ma erano “anni di miseria” e il nonno Carletto andò a lavorare a Milano da un fratello della mamma,lo zio Giovanni che aveva una bellissima  rosticceria in Corso Porta Vittoria, fino al novembre 1945 quando si sposò con la mia nonna Claudia e andarono ad abitare sopra l’osteria del Carlata.

 A quei tempi la nonna Claudia faceva i lavori per la famiglia Ponti , a aiutava un po’ anche la zia Maria all’osteria.

Il 1° febbraio 1947 nasce Susanna, in quella che adesso è la nostra camera “Larecchio” il nonno è a Milano e arriva solo alla sera….

 Nei suoi viaggi fino a Milano, il nonno fà anche molte commissioni per altri vigezzini, e torna spesso con valigie piene di “polli” da portare ai vari alberghi di Santa Maria .

Gli anni iniziavano a farsi sentire , e la zia Maria con la sua gamba non ce la faceva più a gestire l’osteria così la nonna propose al nonno Carletto di andare avanti loro con  l’osteria  e fecero un vitalizio con la zia la quale cedette l’osteria al nonno in cambio di assistenza e cure fino alla Sua morte .

Dal 1949 anche il nonno si stabili’ definitivamente a Santa Maria e con la nonna iniziarono anche a fare un po’ da mangiare ; ma “solo se il tempo era bello se no niente.”

Visto che gli affari andavano abbastanza bene, il nonno penso’ di allargare un po’ l’osteria e costrui’ una pensilina ; i menù proposti erano: polenta e latte, spezzatino,formaggi,patate e specialità di rosticceria che il nonno aveva imparato dallo zio a Milano.

In cucina pero’ ai fornelli c’èra la nonna Claudia, il nonno era  in sala, quando c’era tanta gente anche lo zio Carlo e lo Zio “Pepin” fratello della mamma di mio nonno davano una mano.

L’amico Ermanno Scopinich delegato dell’accademia italiana della cucina, dava volentieri una mano ai nonni portando nuove ricette e piatti mentre un certo “Fiora Angelo reclutava i clienti” organizzando cenette.

 1955 medaglia d’oro

 Il caro amico del nonno , il Signor Mattei e il geometra Corti della Vigezzina, insistevano con il nonno perchè ampliasse l’osteria e costruisse un albergo.

L’idea era interessante, ma mancavano i soldi ; il nonno però era molto coraggioso e non si perse d’animo, impegno’ la casa e nel 1960  incominciò a costruire:Nel giugno 1961  l’albergo è terminato e arrivano i primi clienti.

“Prima di mettere il tetto, con  l’amico Mattei Giacomo, abbiamo fatto il Battesimo e siamo saliti tutti sul solaio ma non sapevamo come chiamare l’albergo, così  arrivati sù ci siamo guardati  intorno e abbiamo deciso di chiamarlo MIRAMONTI ,infatti la vista da lassù era fantastica , la Pioda, la Scheggia, il Pizzo Ragno , la catena del Rosa …che spettacolo!”   

a lume di candela, con la Carla che cantava Marina…”

“per richiamare la gente avevamo predisposto in giardino un allevamento di fagiani e una volpe viva legata a una catena.”

Nel 1968 Susanna si sposa con Carluccio e va ad abitare a Craveggia, nell’ottobre del 1970 nasco io Alessandra e nel gennaio 1973 mio fratello Paolo, i nonni proseguono l’attività, e per fortuna il lavoro non manca. ma per motivi di salute della nonna nello stesso  anno sono costretti a prendersi un momento di riposo.

Il nonno che da piccolo aveva studiato alla Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, decide di rincominciare a dipingere e diventa uno dei più famosi pittori della Valle, prendendo medaglie e riconoscimenti in diverse manifestazioni.

L’albergo viene dato in affitto per qualche anno, e nel 1983 Susanna decide di continuare nell’attività dei genitori e con Carluccio riprendono l’albergo, lo ristrutturano completamente e nel giugno 1984 si ricomincia. Questa volta si scambiano i ruoli, Carluccio è in cucina, Susanna accoglie e vizia i clienti, anche io e mio fratello iniziamo a fare i conti con questa nuova vita.

Nel 1989 si decide di ampliare l’offerta e si affittano quattro piani dell’Ex albergo Excelsior proprio di fianco a noi,il lavoro aumenta notevolmente , le stanze sono in tutto 31 , la famiglia non è più sufficiente e servono aiuti.

Nel 1996 Matrimonio al Miramonti: il mio ; e nel maggio 1998 nasce il primo nipotino Matteo.

1999 riceviamo dalla Camera di Commercio il premio “Quality Hotels “, per la qualità alberghiera negli alberghi, siamo felici anche perchè in tutta l’Ossola sono premiati solo 8 alberghi, la Camera di Commercio ci riconfermerà il premio tutti gli anni fino al 2019.

A marzo 2000 Susanna e Carluccio decidono di trasloccare a Craveggia, e godersi un po’ di riposo, in realtà solo Carluccio si riposerà perchè Susanna si avventurerà nel mondo politico.

8 Gennaio 2002 l’atmosfera si fa vivace al Miramonti: nasce Sara , e da subito prende possesso dell’albergo  intrattenendo  i clienti.

Nel Novembre 2004 finisce il contratto d’affitto dell’albergo Excelsior  e il Miramonti diventa un “piccolo albergo tipico di montagna “, iniziano i lavori per rimodernare le camere.

Nell’inverno 2005 si rinnova completamente la camera 203 che diventerà la nostra camera Deluxe “Aqua Mirabilis”, dedicata all’acqua di Colonia , inventata da Paolo Femminis di Crana e fatta conoscere a tutto il l mondo da Giovanni Maria Farina.

In autunno dello stesso anno si decide di ristrutturare anche la camera 202 , questa volta il nome Fontanalba ricorda un alpeggio fra i massicci della Pioda e della Scheggia dove la vista spazia su tutta la vallata verso est, tutte le centovalli fino a Locarno, e al mattino le prime luci dell’alba creano un gioco di luci fantastico sulle acque del piccolo laghetto di Pane e latte.

La caratteristica di questa camera è di godere di una posizione molto tranquilla, sul giardinetto , viene inserita anche la vasca idromassaggio per un relax totale. L’inverno porta altre novità, si decide di ristrutturare il bar , viene creato un piccolo salottino con un piccolo angolo dedicato ai bambini, mentre la “saletta delle rose”  sarà dedicata alla prima colazione con un delizioso angolo Buffet. E’ quasi estate ma si decide lo stesso di rinnovare anche la camera 201, e un restayling alle  insegne esterne.

Nell’agosto 2006 la famiglia si allarga ancora, nasce Marta , scopriamo solo più tardi che Santa Marta è protettrice degli osti, ristoratori, cuochi….non potevamo scegliere nome migliore!! Ottobre 2006, gli ultimi ospiti si sono appena congedati quando incominciano i lavori per ristrutturare la camera 210. 

Questa sarà forse la camera più cara a noi perchè sarà dedicata al nonno Carletto :”La camera del Pittore”, gli arredamenti , in noce restaurati attentamente dalle mani del nostro caro amico Ingegner Femminis, i tendaggi che riportano i decori delle antiche ceramiche ossolane della Kamares, i quadri dipinti dal nonno che raccontano di storie e paesaggi di Vigezzo.

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HOTEL RISTORANTE MIRAMONTI

Piazzale Diaz, 3
28857 Santa Maria Maggiore (VB)
ITALY

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